2013

Patrocinato da: Ambito Territoriale 10 – Modugno – Bitritto – Bitetto • Asl Bari
Progetto: The Social factory . Centro Territoriale Polivalente Comunitario
Anno: 2016

Il Progetto

Intervento dedicata alla gestione di servizi ed attività finalizzate alla reinclusione sociale in favore di persone con dipendenze patologiche residenti nei comuni di Modugno, Bitetto, Bitritto, alla socializzazione ed alla prevenzione dei relativi stati di dipendenza nella popolazione.

ATTIVITÀ PROGETTUALI
Osservatorio d’Ambito sulle Dipendenze Patologiche
Per la realizzazione delle competenze di programmazione sociale così come previsto dall’ art. 16 della L.R. n. 19/2006 del 10 Luglio 2006 (Disciplina del Sistema Integrato dei servizi sociali per la Dignità e il benessere delle donne e degli uomini in Puglia). Tale esigenza può essere soddisfatta dotando l’Ambito di più incisivi ed uniformi strumenti di lettura del territorio, in ordine alla consistenza e all’evoluzione dei principali fenomeni demografici e sociali e delle dinamiche di funzionamento, gestione ed organizzazione dei servizi sociali.
l’Osservatorio, dovrà prestare attenzione anche ad altri fenomeni, rilevabili sotto forma di indicatori, apparentemente non connessi con una dipendenza patologica: l’irregolarità nella frequenza scolastica (assenze ed abbandoni), il consumo di alcool, gli incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza, il gioco d’azzardo (legale), i tentati suicidi (soprattutto quelli in età adolescenziale), i disturbi alimentari, gli episodi di bullismo e di microcriminalità.
L’Osservatorio può e vuole essere un luogo in cui dati e informazioni, generati da diversi soggetti, istituzionali e non, vengono confrontati, discussi, sintetizzati in un quadro unitario.
A questo scopo, una volta identificati e definiti in maniera condivisa gli indicatori, si tratta di reperire ed aggiornare costantemente i dati e di farli circolare tra gli operatori, promuovendo momenti di riflessione e discussione.

Obiettivi specifici

  • Conoscere, valorizzare, potenziare e dare continuità alle esperienze riguardanti la lotta alle dipendenze maturate sul territorio cittadino;
  • Supportare la conoscenza, lo scambio, il confronto e la comunicazione tra soggetti che a vario titolo si occupano di dipendenze patologiche con ruoli differenti: EE.LL., Privato sociale (Enti Ausiliari, Cooperative Sociali, Fondazioni, Associazioni di Promozione Sociale, IPAB, Associazioni di Volontariato, associazionismo in genere), AUSL (Ser.T. ed eventuali Uffici sovra distrettuali o inter dipartimentali o provinciali), Scuole, parrocchie, rappresentanze sociali e dell’economia locale;
  • Fornire un valido contributo al miglioramento delle funzioni di “governance” per l’attuazione di politiche sociali integrate con le politiche sanitarie e le politiche formative;
  • Promuovere e diffondere il metodo della “Ricerca-azione” sul territorio e attraverso Workshop tematici aperti ad attori istituzionali e non;
  • Valutare la qualità dell’offerta e la soddisfazione dei bisogni dei cittadini/utenti dei servizi e degli interventi sociali riguardanti le dipendenze patologiche;
  • Favorire l’accesso ai servizi sociali pubblici e privati che si occupano di contrasto alle dipendenze patologiche, da parte dei cittadini attraverso strumenti informativi;
  • Considerare e proporre la fase di rilevazione, organizzazione e divulgazione delle informazioni come parte fondamentale del Sistema integrato dei servizi sociali dei Comuni di Modugno, Bitetto e Bitritto.

 

Metodologie e grado di innovatività
La costruzione di un sistema di rilevazione e di misurazione della domanda e dei bisogni sociali è strettamente connesso all’ambito di valutazione dell’offerta dei servizi. Creare un tale sistema di analisi e promuoverne l’applicazione estensiva significa attuare sul territorio forme di confronto continuo sia verticale (Comune, Circoscrizioni, Distretto sociosanitario, ASL, Provincia Regione), che orizzontale (Scuole, Parrocchie, Privato sociale) tra le diverse istituzioni presenti sul territorio che a vario titolo si occupano dei fenomeni di esclusione sociale.
Appare evidente che in questo quadro occorre innanzitutto innovare forme e strumenti della comunicazione sociale, affinché divenga elemento centrale non solo per lo scambio di informazioni, saperi, esperienze ma soprattutto strumento di welfare locale, caratterizzato da una specifica consistenza, della quale l’infrastruttura comunicativa rappresenta un nodo cruciale. Per migliorare la comunicazione sociale è fondamentale prevedere occasioni di confronto (workshop, focus group) che possano coniugare sia l’aspetto informativo di acquisizione di nuove informazioni che l’aspetto metodologico di condivisione di approcci e di modi di operare integrati.
Il grado di innovatività dell’azione è determinato dal fatto di creare ex-novo sul territorio una struttura abilitata allo sviluppo della conoscenza nel campo delle dipendenze da sostanze e non.
Rispetto al “prodotto” si possono individuare, a titolo esemplificativo, i seguenti elementi di innovazione:
– Dotare il territorio di una stazione di conoscenza sistematica;
– Realizzazione di Workshop informativi su problemi specifici, con la partecipazione delle varie rappresentanze sociali istituzionali e non;
– Utilizzo di modalità di diffusione delle informazioni (database, sito web, blog ecc.).
Rispetto al “processo”:
– Favorire incontri sempre più frequenti tra le Istituzioni Pubbliche (Enti locali, Istituti scolastici, Centri Territoriali per L’Impiego, Aziende Sanitarie) e gli attori del privato sociale (Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato, Enti morali, Cooperative sociali) intesi come utili e necessari “esercizi di sussidiarietà”;
– Praticare il “Metodo del Coordinamento Aperto” capace di superare i linguaggi specialistici e di favorire l’individuazione congiunta di soluzioni ai problemi.

Assistenza domiciliare integrata Aids

TRATTAMENTO A DOMICILIO DEI PAZIENTI AFFETTI DA AIDS E PATOLOGIE CORRELATE
AMMINISTRAZIONE COMPETENTE ASL BA