Sieropositività

  • 8 Dicembre 2011
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Cosa significa essere sieropositivi?

Sieropositiva è una persona che risulta positiva alla ricerca di anticorpi dell’HIV nel sangue (test ELISA) oppure alla ricerca del virus (test PCR).
Questo temine infatti indica che nell’organismo umano sono presenti gli anticorpi o è presente il virus HIV.
La persona sieropositiva non presenta nessuna evidenza esteriore della presenza del virus nel proprio organismo.
Dal momento dell’infezione, nell’organismo della persona colpita da HIV inizia una sorta di battaglia tra il sistema immunitario e il virus.
L’HIV attacca alcune cellule del sistema immunitario, indebolendolo.
L’uso di terapie, uno stile di vita adeguato, fattori soggettivi possono contrastare l’evoluzione dell’infezione in malattia (AIDS) consentendo in molti casi alla persona sieropositiva di avere una qualità di vita soddisfacente e di restare per molti anni asintomatica.
La persona sieropositiva che ha rapporti sessuali non protetti può infettare il suo partner, peggiorare la propria situazione reinfettandosi con un virus diverso dal proprio o contrarre altre infezioni a trasmissione sessuale.

Cosa significa essere malati di AIDS?

Se in una persona vengono riscontrati gravi danni al sistema immunitario e la presenza di infezioni opportunistiche, si diagnostica l’AIDS.
In realtà la distinzione tra sieropositività e AIDS conclamata e la classificazione in stadi di malattia si basa su criteri schematici che tengono conto di infezioni correlate, numero e durata di ricoveri ospedalieri e eventuali danni permanenti all’organismo.
Questa classificazione è nata negli Stati Uniti a seguito di esigenze di ricerca epidemiologica e per necessità assicurative.
Concretamente ciò che accade – e cioè l’evoluzione da sieropositività ad AIDS – è determinato dal progressivo indebolimento del sistema immunitario dovuto al costante e continuo attacco da parte del virus HIV.
L’impoverimento del sistema immunitario – e in particolare delle cellule linfocitarie chiamate CD4 – fa sì che l’organismo della persona con HIV sia facilmente aggredito da una serie di infezioni virali o batteriche, e da altre complicazioni.
È come se l’organismo della persona non fosse più in grado di riconoscere gli attacchi esterni, né tantomeno di combatterli adeguatamente.
Non è possibile definire l’arco temporale impiegato dall’HIV per compromettere in modo significativo il sistema immunitario, perché questa evoluzione è legata a una serie di fattori soggettivi quali:
ceppo e tipo di virus
presenza di particolari proteine nell’organismo che rallentano la replicazione virale
uso di una terapia corretta
equilibrio psico-fisico
alimentazione
stili di vita
Oggi sono moltissime le persone con una diagnosi di AIDS conclamata risalente a diversi anni fa che, grazie alle terapie antiretrovirali, conducono una vita “normale” e soddisfacente.
Va detto che nonostante i numerosi passi in avanti fatti sul versante “terapie e qualità della vita” purtroppo non possiamo ancora considerare l’infezione da HIV come una patologia cronica.