Al tema “diritti e Coronavirus“, UNAIDS ha dedicato il documento “Rights in the time of COVID-19 — Lessons from HIV for an effective, community-led response” – i diritti al tempo del Coronavirus- una lezione dall’HIV per una risposta efficace guidata dalle comunità.
La solidarietà, l’empowerment, la consapevolezza e l’informazione delle comunità sono fondamentali per rispondere alla pandemia, sostiene UNAIDS, mentre paura, stigma e discriminazioni non possono che ostacolare questo processo. Quarant’anni di esperienza nella lotta all’HIV ci hanno insegnato –sostiene UNAIDS- l’importanza di un approccio basato sui diritti umani e sulla forza delle persone e delle community, sulla costruzione di un clima di fiducia, cordialità e solidarietà. Allo stesso tempo, occorre evitare che impedimenti di tipo sociale, economico e culturale rendano inefficaci le misure di contenimento dell’infezione. Questi i sette consigli di UNAIDS “da portare a casa”:
- Coinvolgere le comunità colpite, fin dall’inizio, in TUTTE le misure di risposta al virus così da creare un clima di fiducia che ne assicuri l’efficacia e la sostenibilità evitando danni diretti o indiretti. Garantire la frequente condivisione di informazioni.
- Combattere tutte le forme di stigma e discriminazione, a partire da quelle basate su pregiudizi razziali, sui contatti sociali, sul tipo di professione svolta (ad esempio gli operatori sanitari) o quelle dirette verso i gruppi sociali più emarginati. Il rischio è creare verso di loro un impedimento per l’accesso alle cure.
- Assicurare alle persone più vulnerabili e più difficili da raggiungere un accesso gratuito, o almeno sostenibile, a cure, screening e test.
- Rimuovere le barriere che possano impedire alle persone di proteggere se stesse e le loro comunità: paura di perdere il lavoro, costi troppo alti delle cure, circolazione di fake news o disinformazione, mancanza di infrastrutture sanitarie e così via.
- Le restrizioni volte a proteggere la salute pubblica devono essere di durata limitata, proporzionate allo scopo, necessarie, basate sulle evidenze scientifiche e riesaminabili da una Corte. Introdurre eccezioni, se necessario, per i gruppi vulnerabili allo scopo di migliorare gli effetti delle restrizioni. I divieti obbligatori generici raramente sono necessari e efficaci. Le persone non dovrebbero essere criminalizzate per l’eventuale violazione delle restrizioni.
- Gli Stati devono lavorare supportandosi l’un l’altro per assicurare che nessun paese sia lasciato indietro, scambiando conoscenze, informazioni, risorse ed esperienze tecniche.
- Supportare e proteggere gli operatori sanitari. E’ importante essere gentili gli uni con gli altri e sostenere ogni sforzo volto a diffondere un clima di solidarietà e fiducia più che a moltiplicare le sanzioni.